L'Isola delle Femmine è un piccolo isolotto situato nella baia di Carini, a pochi chilometri da Palermo.
È una destinazione turistica molto popolare, grazie alla sua bellezza naturale e alla sua ricca storia.
L'isola è lunga circa 1,5 chilometri e larga circa 300 metri.
È caratterizzata da una costa rocciosa, con grotte e insenature e da una vegetazione mediterranea rigogliosa.
Insieme alla Riserva Naturale Orientata di Capo Gallo formano l’Area Marina Protetta “Capo Gallo – Isola delle Femmine” per tutelarne e valorizzarne i tesori biologici.
La storia dell'Isola delle Femmine è legata a quella della Sicilia. È stata abitata fin dall'antichità, e ha avuto una successione di dominazioni, tra cui quelle dei Fenici, dei Greci, dei Romani, degli Arabi, dei Normanni, degli Spagnoli e dei Francesi.
Leggenda narra che l’isola fu scoperta da tredici fanciulle turche, che furono imbarcate su una nave in balia di venti e onde, dopo aver vagato per giorni a seguito di una tempesta naufragarono sull’isolotto. Una volta riunite le famiglie, decisero di non far più rientro in patria e fondarono una città che in onore della pace cercata chiamarono “Capaci” da "Cca-paci" ovvero: qui la pace, la società più odierna ha contribuito poi a deturpare il nome con avvenimenti conosciuti da tutti che si allontanavano drasticamente da quello che era il significato più primitivo del nome.
Nel periodo medievale, l'Isola delle Femmine fu un importante centro di pesca e di commercio. Nel XVI secolo, fu fortificata dai Borboni per difenderla dalle incursioni dei pirati saraceni.
Nel XIX secolo, l'isola divenne una meta turistica per l'aristocrazia siciliana. Fu in questo periodo che furono costruite numerose ville e residenze estive, che ancora oggi sono visibili.
Oggi, l'Isola delle Femmine è una destinazione turistica molto popolare.
È un luogo ideale per chi ama la natura, la storia ed il relax, un luogo magico che vi conquisterà con la sua bellezza naturale e la sua ricca storia.